Grazie a Pierluigi Zanchi, titolare di TiGusto possiamo mettere sulle nostre tavole anche il tofu a chilometro zero. I semi di soia bio gialla ticinesi, messi a mollo in acqua fredda per una notte, vengono lavati e finemente macinati.
Durante la cottura del macinato, le proteine della soia si sciolgono nell’acqua; nel contempo l’azione termica neutralizza gran parte delle sostanze anti nutritive naturali contenute nel fagiolo di soia allo stato crudo. Tutta la massa di cottura viene filtrata per ottenere il “liquido a base di soia” il quale in seguito verrà coagulato con l’ausilio del cloruro di magnesio (nigari), estratto dal sale marino. Coagulando, si producono tofu e siero. Il tofu, separato dal siero, viene messo in stampi, pressato, tagliato, raffreddato in acqua corrente e imballato sottovuoto, eventualmente pastorizzato, prima dell’etichettatura. Il tofu verrà conservato in frigorifero.
(Fonte: TiGusto)